ISERNIA

 Isernia: Capoluolo di Provincia dal 1970
 
Sigla: IS, Superficie:1.529,  Km²Abitanti: 91.500, Densità:60 ab/Km²  Numero comuni: 52, Centri principali: Isernia 21.200 ab. Venafro 11.100 ab. Agnone 5.900 ab
 

 

 

Homo Aeserniensis
APOLOGO A ISERNIA

Geografia: altitudine m. 423 s.l.m. Superficie comunale kmq. 68,7. La Città sorge nella parte occidentale del Molise, dove il fiume Sorde e il Carpino si uniscono a formare il Cavaliere. E' centro vivace e la sua struttura urbanistica rispecchia molto l'antico segno romano. La stagione migliore per visitare la città è la primavera per godere del paesaggio vario e colorato.

Storia: Colonia romana nel 263 a, Isernia acquistò un'importanza notevole nei rapporti con la capitale. Invasa poi dai Saraceni e dai Barbari e distrutta da numerosi terremoti, la città ebbe un lento declino. Molte furono le dominazioni che si susseguirono fino all'800 sia da parte degli Angioini, degli Aragonesi e dei Borboni . Il terremoto del 1805 ed i bombardamenti della grande guerra portarono ad Isernia gravi danni. Fu dichiarata capoluogo di provincia il 3 marzo del '70.

Monumenti: Fontana della Fraterna: è una costruzione del XIII secolo. Palazzo Vescovile: ha uno stemma settecentesco sul portale, risale alla seconda metà del 700 ma è stato ricostruito nel 1947.


Isernia: Fontana Fraterna

Musei: Museo Comunale (p. S. Maria), contiene materiale sculoreo ed epigrafico dell'età repubblicana, romana e frammenti architettonici.

Fiere: Maitunate tra i vicoli del Codacchio (notte di S. Silvestro). Fiera delle Cipolle (giugno). Carnevale tra i vicoli del Codacchio (febbraio). Settembre Isernino (settembre). Sagra del Vino Pentro (ottobre). Sfilata dei cavalli bardati in onore di S. Antonio (giugno).

Informazioni turistiche: Corsa dei Ciucci (Venafro): Ogni anno, nel mese di giugno, nell'anfiteatro di Venafro si svolge questa corsa dove i partecipanti montano senza sella degli asini e corrono in cerchio. Zampogne Millenarie (Scapoli): in questo paesetto vi sono botteghe artigiane dove, con le stesse tecniche di duemila anni fa, vengono costruiti pifferi, zampogne e tamburelli.

Gastronomia: Maccheroni al sugo di gamberi, mappatelle, annodate di trippa, ostia rechiena, pezzata, salame di noci, taccozze de muline, marro.

Vini: Trebbiano, Tentiglie, Cerasuolo.

Artigianato: Forbici, coltelli, oggetti in rame, ricami, merletti al tombolo, pacole, campane, bassorilievi in bronzo.


 



Il Monumento ai Caduti nel Parco delle Rimembranze

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