SoftAir

Itinerari

Sebbene nel soft air i modi di giocare e di portare a termine le partite possono essere molteplici e a completa discrezione e fantasia dei giocanti, le partite possono essere raggruppate in tre distinte categorie: Il Combat; la Pattuglia o Patrol; Il combattimento nei centri abitati o CBQ. Qui cercheremo di spiegare il gioco nel modo più breve e semplice possibile per dare un'idea a tutti di come si può giocare al soft air.
Il Combat è sicuramente il modo più classico di giocare al soft air e forse anche il primo ad essere stato utilizzato. Nel combat le due squadre combattono una contro l'altra ed entrambe possono attaccare o difendere un obiettivo. Generalmente l'obiettivo delle squadre è conquistare la bandiera dell'avversario o la sua postazione base. La squadra che per prima raggiungerà questo obiettivo vincerà la partita. Le due squadre, dopo aver posizionato la propria bandiera ai due margini del campo di gioco, iniziano la partita partendo proprio dalle rispettive bandiere, dovendo cosÏ sia difendere che attaccare. E qui è lasciata ampia scelta e fantasia ai giocatori su come svolgere e impostare le varie tattiche di gioco. Nel caso in cui nessuno raggiunga il suo obiettivo la partita finisce in parità. Può succedere infatti che una squadra, il cui fronte di attacco sia stato decimato, decida di difendere la propria postazione fino allo scadere del tempo di gioco con tutti i guerrieri rimasti, per ottenere il pareggio. Le partite del combat hanno sempre una durata temporale che va generalmente dai 30 minuti a un'ora e mezza, ma possono durare anche di più, a discrezione dei giocanti, come pure liberamente può essere deciso il numero di persone che compongono le squadre.
La Pattuglia o Patrol è ormai altrettanto diffuso grazie anche alla disponibilità di campi di gioco molto ampi. Come si può intuire dal nome, la partita si svolge sotto forma di pattuglia: una squadra ha il compito di percorrere un certo itinerario in un certo tempo e compiendo tutta una serie di operazioni che danno punteggio alla squadra; gli avversari possono essere una o più squadre con vari compiti, come difendere determinati obiettivi da conquistare, creare scompiglio lungo il percorso con una contropattuglia, nascondersi per poi colpire senza essere visti o sentiti con i tiratori scelti o sniper; il tutto ovviamente nell'intento di eliminare la pattuglia nemica. In questo tipo di gioco conta molto il sapersi muovere in silenzio, il saper osservare ed ascoltare, riuscire ad individuare il nemico prima che lui si accorga di te. A volte infatti può essere fondamentale riuscire ad evitare il nemico per proseguire verso il vero obiettivo o gli obiettivi della missione.








    

Generalmente nel Patrol gli obiettivi sono molteplici e concatenati fra loro e spesso, perdendo un obiettivo, oltre a perdere punti può succedere che sia molto più difficile proseguire, per mancanza di informazioni. Molti possono essere i tipi di obiettivo ma si cerca di renderli il più realistici possibili utilizzando congegni elettronici, finte postazioni radar, finte postazioni missilistiche realizzate artigianalmente; non c'è praticamente limite alla fantasia. Ci possono essere situazioni in cui si ingaggia il il combattimento con gli avversari e situazioni in cui è richiesta solamente una ricognizione di una data zona, annotando tutti gli spostamenti e ciò che si vede. Spesso ci sono delle finestre temporali, ovvero un lasso di tempo entro il quale l'azione deve essere fatta: ad esempio, per conquistare l'obiettivo A c'è tempo dalle 10.00 alle 10.30: ciò significa che possiamo iniziare l'attacco solo dopo le 10.00 e abbiamo tempo 30 minuti per riuscire a conquistare l'obiettivo, fino alle 10.30. Scaduto il termine, l'obiettivo è perso e si deve proseguire nella missione. La distanza da percorrere sul terreno può variare da qualche poche centinaia di metri ad alcuni chilometri e la missione ha generalmente un limite di tempo che, mediamente, si aggira sulle due, ma può essere articolata anche su più giorni, prevedendo anche di passare la notte sul campo, come avviene nella realtà; ad esempio, ci sono delle gare che durano 48 ore. Spetterà alle squadre adottare l'equipaggiamento adatto al tipo di pattuglia a cui si intende partecipare. Vincitore sarà chi alla fine della gara avrà ottenuto il punteggio più alto fra tutte le squadre che hanno effettuato la pattuglia. Anche qui il numero di giocatori che compongono la pattuglia è variabile come pure la tipologia del campo di gioco.
Il combattimento nei centri abitati o CQB sono partite che si svolgono nei pressi e negli interni di vecchi caseggiati, paesini o fabbricati abbandonati e di consistenti dimensioni, tali da poter permettere lo svolgimento del gioco. Generalmente sono operazioni in stile Teste di Cuoio o reparti anti-terrorismo. In questo tipo di partite spesso bisogna liberare gli ostaggi tenuti prigionieri in un edificio con tutte le insidie del caso o riconquistare un centro di comando occupato dal nemico. Si può giocare in difesa o in attacco. Una squadra sarà nei pressi e nell'interno degli edifici, l'altra dovrà cercare di entrare, neutralizzando la prima squadra e raggiungendo l'obiettivo della partita. Sapersi muovere ed agire in ogni situazione è molto importante, come saper superare porte e finestre nel modo migliore. Anche qui le variabili possono essere molte come diversi possono essere gli obiettivi da raggiungere, il numero dei membri delle squadre e la durata della partita.
Ricordiamo che le partite si svolgono in campi di gioco di cui si ha sempre la piena disponibilità nell'utilizzo, si hanno le regolari autorizzazioni dei proprietari, e sono sempre informati, circa lo svolgimento delle gare, le autorità competenti

 

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