Piedimonte Matese

Santa Maria Maggiore

Home  <  Pag. 2 (i monumenti) < Pag 3 (approfondimenti)



  Chiesa di S.Maria Maggiore 
  La chiesa di S. Maria "presso le rupi", risalente al VI secolo, divenne chiesa madre, prendendo il nome di Maggiore, intorno all'anno Mille, per distinguerla dalle altre chiese sorte nel castello di Piedimonte e nei casali circostanti. In essa predicò San Bonaventura da Bagnoregio, furono ricevuti Carlo III d'Angiò e Carlo III di Borbone. Qui san Marcellino ebbe il suo primo altare. Papa Gregorio XIII nel 1581 vi fissò l'Arcipretura della Terra di Piedimonte e nel 1660 Papa Alessandro VII la dichiarò Chiesa "insigne". Dopo dodici secoli la chiesa "presso le rupi" era in rovina e nel fu abbattuta nel 1772; più in basso venne edificata l'attuale Basilica che in uno stile lineare e classicheggiante divenne la chiesa più grande e maestosa di Piedimonte; inaugurata il 7 agosto 1773 dal vescovo Monsignor Severino, nel 1841 fu visitata da Ferdinando II, e consacrata nel 1860 dal vescovo Monsignor Di Giacomo. Nel 1906 Pio X, concesse l'indulgenza plenaria a chi visitava la chiesa nel giorno di San Marcellino; la facciata di gusto neoclassico fu completata nel 1841. L'interno nobile e semplice allo stesso tempo,fu decorato nel 1934 da Gaetano Bocchetti con un ampio ciclo di affreschi, e, nel Natale del 1945, Papa Pio XII le conferì il titolo di Basilica. Nella Basilica si conservano cinque preziose tavole rinascimentali, provenienti da altre chiese e un quadro barocco raffigurante Il martirio di San Marcellino, della scuola di Luca Giordano. Degni di nota, oltre al ricco altare barocco su cui fu allocato la statua del santo patrono San Marcellino, sono i cori lignei e l'organo arricchito dalle statue dei Santi Pietro e Paolo.
  Il Palazzo Ducale 
  Il Palazzo ducale accompagna la storia dei feudatari del luogo e quella di Piedimonte, fin dalla costruzione del primo nucleo, intorno all'anno Mille, quando, attorno ad una rude fortificazione normanna con tre torri, posta alla base dell'antica via che portava agli altopiani del Matese, si raggrupparono alcune abitazioni civili. Di forma quadrangolare, l'antica costruzione, aveva tre torri quadrate, poste ai tre angoli esterni dell'edificio, merlate e ricche di decorazioni architettoniche e di bifore, che poi furono trasformate in balconi; mancava la torre rivolta a settentrione. Di qui si controllava uno dei principali accessi al Matese, la cui importanza strategica fu notevole durante tutto il Medioevo. Subì un primo assedio da parte del cardinale Pelagio nel 1228 e successivamente, nel 1437, un secondo ad opera del cardinale Vitelleschi. Tra il XIV e il XV secolo ebbe una prima trasformazione influenzata dallo stile gotico. Nel XVI secolo, dopo l'incendio spagnolo del 1504, si arricchì di elementi rinascimentali come il portico, cui si accede dal Cortile delle Aquile tramite una scala in pietra a doppia rampa ed il quarto superiore detto di San Paolo. All'inizio del XVIII secolo il palazzo acquistò l'attuale aspetto di elegante dimora aristocratica, quando Nicolò Gaetani, principe di Piedimonte, e sua moglie Aurora Sanseverino, diedero inizio alle nuove costruzioni; il maniero si trasformò cos' in un grandioso palazzo sormontato da un superbo stemma in pietra dei Gaetani Dell'Aquila D'Aragona. Il principe lo arricchì con un secondo piano, alzato su due fianchi fra le torri trasformate, con un decoratissimo salone delle feste, terrazze e giardini. Le antiche finestre furono quasi tutte mutate in enormi balconi, e l'interno subì anch'esso un radicale rinnovamento nella decorazione delle pareti e del soffitto, interamente ricoperti di festoni e putti. Fanno parte dell'appartamento di rappresentanza il salone dei quadri, la sala delle armi, il salotto, il grande tinello, l'alcova e vari ambienti. Il palazzo diventò centro di cultura letteraria e musicale (nell'annesso teatro si rappresentavano opere e si eseguivano musiche commissionate dalla principessa a grandi artisti del tempo) e vide accresciuti il suo prestigio e la sua fama nel 1734, quando ospitò Carlo III di Borbone. Oggi il palazzo è chiuso e solo pochi ambienti sono visitabili.


  Santuario Francescano di S. Maria Occorrevole


  Il Santuario Francescano di S. Maria Occorrevole, comunemente conosciuto come S. Pasquale, la cui torre campanaria è visibile già dalla pianura, fu costruito a seguito di un evento miracoloso accaduto nel 1436, ed è certamente uno dei luoghi religiosi più suggestivi del Matese e dell'intera Campania. La Torre campanaria fu costruita una prima volta nel 1643 dalla Confraternita di Santa Maria Occorrevole nello spazio antistante la Chiesa, ma il campanile fu colpito da numerosi e ripetuti fulmini. Si preferì quindi riedificarlo a distanza dal convento, all'estremità meridionale del pianoro, per evitare gli inconvenienti dei fulmini che ordinariamente si abbattevano sull'intero complesso monastico. Così la torre campanaria fu visibile da tutti i punti della Valle del Medio Volturno, ai quali sarebbe dovuto arrivare il potente suono dei sacri bronzi, ottenuti dalla rifusione delle due campane del vecchio campanile distrutto dai fulmini, e pesanti 20 quintali. All'inizio del XX secolo fu posta davanti al campanile una croce di ferro. Avvicinandosi al convento sembra di entrare in un'oasi di pace, di silenzi e serenità, che offre al visitatatore l'emozione di una atmosfera ricca di misticismo. Da vedere l'abside  della chiesa con affreschi di otto figure sacre al centro delle quali campeggia l'immagine di S. Maria Occorrevole. Lasciato il convento si giunge attraverso un lungo viale alberato, al sentiero che porta all'Eremo della Solitudine, costruito insieme al convento nel 1678 dai frati alcantarini. L'Eremo è costituito da una piccola chiesa e da un conventino, attorno al quale vi sono sette cappelle, sparse nel bosco, tutte facilmente raggiungibili attraverso sentieri.
----------------------------------------------------------------------------
Home  <  Pag. 2 (i monumenti) < Pag 3 (approfondimenti)

 



Fontana delle Aquile
Palazzo Ducale



Ingresso di S. Maria Occorrevole





Abside





La Via Crucis




 

 

Home Comuni
Home Pagina

Webmaster@matese.org
- © Matese.org - Tutti i diritti sono riservati