Scapoli
 

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Il vecchio nucleo del borgo medioevale ancora oggi presenta un tessuto urbanistico di notevole interesse, il cui elemento caratterizzante è senza dubbio il Palazzo Marchesale dei Battiloro.
La costruzione presenta le mura scarpate a strapiombo sulla roccia affiorante che costituiva le fondamenta del castello di Scapoli, successivamente trasformato in dimora residenziale.
Di particolare interesse all'interno del palazzo è uno scalone che conduceva ai sotterranei e un grande camino in pietra nei locali delle cucine.
L'ultimo esponente della famiglia Battiloro, proprietario del palazzo, negli anni sessanta lo ha ceduto ai Cavalieri dell'ordine di Malta e recentemente è stato acquistato da privati.
Altro elemento urbanistico di particolare suggestione è il Cammino di Ronda al quale si accede dall'androne antistante l'ingresso principale del palazzo detto Sporto. Da questo punto si intraprende il percorso che segue a 360° il profilo della roccia sulla quale sorge il borgo di Scapoli.
Dallo Sporto si procede per la stradina detta Scarupato, passaggio coperto da travi di legno secolare; sulla sinistra piccoli portoncini di fondaci si alternano ad anguste finestrelle, mentre sulla destra aperture a tutto sesto formano una sorta di loggetta dalla quale è possibile ammirare il paese sottostante. Procedendo diritti fino alla Portella, la stradina si fa più ampia e da un muretto è possibile ammirare Monte Azzone, le suggestive rovine di Rocchetta Vecchia, la fertile pianura di Rocchetta Nuova. A questo punto il Cammino di Ronda si ripiega su se stesso, conducendo alle Merghe: questo è il punto più suggestivo della passeggiata, in quanto all'orizzonte si stagliano le cime di Monte Marrone e Monte Mare appartenenti alle Mainarde. Proseguendo per le Merghe il percorso si restringe progressivamente fino a condurre ad un ingresso secondario del Palazzo Battiloro, che segna il termine della passeggiata panoramica.
Una visita merita la Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire, ricostruita dopo la seconda guerra mondiale. Di notevole interesse storico artistico è il portale laterale con rilievi sull'architrave e un'iscrizione, a testimonianza dell'antichità del monumento. All'interno, sopra l'altare si trova una tela raffigurante il santo a cui è intitolata la chiesa.
In località San Giovanni si trova l'omonima cappella, con affreschi raffiguranti un Cristo racchiuso in una Mandorla, di recente restaurati. A pochi metri è possibile vedere anche l'antica fonte, dove fino agli anni settanta le fanciulle scapolesi facevano la fila con le tine per prendere l'acqua.
Negli anni sessanta è stata rasa al suolo la
Chiesa di S. Antonio, al cui posto si trova il monumento dello Zampognaro, realizzato nel 1980 dallo scultore Vittorio Piotti e adagiato su un basamento di roccia locale.

I monumenti più significativi:
- S. Padre Pio, in via Aldo Moro
-
Lo zampognaro, in Piazza Btg. Alpini Piemonte, opera dello scultore Vittorio Piotti, anno 1980
- Ai caduti scapolesi della prima e seconda guerra mondiale, in Piazza Insorti d'Ungheria

Lapidi commemorative
- Lapide scoperta dall'on. Aldo Moro nel 1968 nella omonima via, commemorativa della costituzione del Corpo Italiano di Liberazione
- Lapide scoperta dal sen. Giovanni Spadolini, nel 1984, al palazzo Battiloro, nella ricorrenza del 40° anniversario della conquista di Monte Marrone
- Lapide, in piazza Martiri di Scapoli, a ricordo dei caduti scapolesi nella guerra del 1915/18

 

i coorgio Martire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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